mercoledì 12 novembre 2008

Ad Elisabetta Canalis piacciono abbronzati

Dovete sapere che non ho una grande considerazione di questa bellissima ragazza sarda, perché oltre all'aspetto fisico, ho sempre visto poca sostanza. Alcune sue apparizioni a Controcampo facevano venire il latte alle ginocchia, come giustamente ha evidenziato spesso Mughini. Oddio, trovarmi dalla parte del bizzarro giornalista effettivamente mi fa un pochino senso, ma pazienza.

Però, al termine dell'intervista realizzata su Vanity Fair e che ho tratto da Libero, ho cambiato idea. Si perché a parte stupidaggini come il culto degli USA, il pensiero Canalis è tutt'altro che banale e scontato.


Per cominciare ammette che la storia con Reginaldo è finita e a giudicare dall'atteggiamento del calciatore, tipica di chi viene beccato con il dito nella marmellata, la colpa è sicuramente del calciatore. La ragione sarebbe di ricercare nell'esuberanza sessuale dell'attaccante del Parma che avrebbe più volte tradito Elisabetta. La povera Canalis non dimostra di esser particolarmente arrabbiata con lui comunque.

Racconta inoltre di aver sofferto molto per gli uomini, afferma di aver un debole per i "cattivi ragazzi", che alla fine la deludono sempre. Respinge la battutine sul cliché che vuole i ragazzi di colore più dotati sotto il profilo sessuale, ma ammette di trovarli più sexy. L'unica cosa che non sopporta veramente in un uomo sono i peli, i suoi compagni, conoscendo questa fobia, spesso si presentano all'appuntamento col materasso già depilati integralmente.

Trova esagerato tanto clamore per la battuta di Berlusconi, sottolineando quanto sia più pericoloso un popolo che le battute non le fa per paura di offendere qualcuno: sottoscrivo in pieno! Il termine dell'intervista è una celebrazione degli Stati Uniti e per il suo desiderio di andarci a lavorare.

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